Bianca Neve in 7 Vani

Bianca Neve in 7 Vani


No, questa non è una favola, anche se i personaggi la ricalcano parecchio. Ma andiamo con ordine.

Lei è Bianca. 45 anni, nata e cresciuta a Bologna da genitori pugliesi, 3 figli, di professione architetto. Ha iniziato facendo gavetta in un prestigioso studio bolognese dopodiché farsi notare quanto a precisione e preparazione, per poi infine ricoprire, nello stesso studio, oggi a distanza di quasi 20 anni il ruolo di team manager di una ventina di architetti.

Tanti i progetti eseguiti, ville sui colli, palazzi in centro, diverse commesse pubbliche, insomma una donna in carriera (con la D e la C maiuscole). Una vita piena e felice la sua se si escludono due particolari eventi, ovvero il tradimento del marito (che l’ha indotta a lasciarlo, qualche anno fa) e la decisione dei suoi genitori di darle quel nome, considerando il cognome che avrebbe avuto: Neve.

Già, è proprio così che si chiama. Bianca Neve. Probabilmente i suoi dovevano avere un notevole senso dell’umorismo e contare sul fatto che la figlia avrebbe maturato una spiccata autoironia, qualità che in effetti la caratterizza. E che ne fa anche una persona simpatica e intelligente.

Ma nonostante ciò, Bianca non è una donna appagata. Non del tutto, almeno. Certo, la presenza di un uomo raffinato e gentile al suo fianco non le dispiacerebbe, ma vieppiù qualcos’altro in cima ai suoi pensieri: una nuova casa. Spaziosa. Ariosa. E magari con un’atmosfera giocosa, vuoi per i figli ancora piccoli, vuoi perché un architetto che lavora talvolta da casa, ha bisogno anche di un ambiente così in cui creare i suoi progetti.

Sì, la decisione ormai è presa.

La vuole trovare. La deve trovare. D’altronde, Bianca è sempre stata un tipo tosto, con un carattere risoluto e le idee chiare, anche in ambito immobiliare. Il suo sogno? Un immobile di pregio con 7 vani (e non poteva essere altrimenti, n’est-ce-pas?), in zona Giardini Margherita:

  • una grande cucina abitabile
  • lo studio ampio in cui lavorare
  • il salone doppio, sia per i figli che per ospitare gli amici
  • 4 camere da letto.

Ovviamente, oltre a ciò, devono essere presenti un bel terrazzo rivolto a sud, più ascensore e garage.

Bianca, però, sa bene che non è facile trovare ciò che desidera. Per nulla. Ed è per questo che ha chiesto consiglio a Veridiana, l’amica vegana, che ha sempre sostenuto avere i “giusti agganci” nelle varie agenzie della nostra Bologna (come TurboCasa o Sbologna-Immobili), quelle che ti rassicurano sul fatto che sei “la cliente più speciale del reame” e che troveranno per te la casa giusta.

In verità Veridiana (chiedo venia per la cacofonia), ha sempre nutrito una certa qual invidia verso la nostra eroina (chi non ha un’amico/a sui generis, d’altronde?). Di Bianca infatti non possiede certo la bellezza esteriore né interiore, a dispetto di vari interventi di chirurgia estetica al Maggiore. Sì, lei è un po’ la regina/strega del racconto, quella che dice di volerti aiutare ma sotto sotto muore d’invidia pensando al tuo nuovo e sfavillante immobile di pregio.

E allora ti mette i bastoni tra le ruote e ti presenta un cesto intero di agenti immobiliari avvelenati, che inizialmente ti affabulano e ti illudono coi loro discorsi, ma che ben presto si dimostrano discontinui, sbrigativi e illusori, facendoti visitare immobili lontani anni luce dalle tue esigenze.

In due parole, un disastro.

Cosa può fare in questa situazione il nostro architetto?

Arrendersi?

No, non è nel suo spirito, nonostante l’assaggio di cotante “mele avvelenate” abbia un po’ intorpidito il suo interesse. Essa coltiva sempre la speranza di trovare un giorno Lui, il principe azzurro, sotto forma di agente immobiliare che possa finalmente comprendere le sue esigenze e trovare per lei ciò che sta cercando da tempo.

Ma il mito intramontabile del principe azzurro, si sa, è un fantasma inafferrabile quanto realmente tossico, che ha rovinato la vita a generazioni di donne con favolesche ipotesi sul “vissero felici e contenti“. Figuriamoci a volerlo scovare tra gli agenti immobiliari bolognesi.

L’amore perfetto non esiste, tantomeno la casa perfetta. Allora Bianca, abbandonate le fiabesche fantasie, decide di ingoiare la mela avvelenata, smette di sognare e poco a poco si abbandona lasciva al peggiore dei compromessi: un 5 vani senza terrazzo in un palazzo così così.

Insomma, una tragedia.

Perché il programma di Bianca in origine era perfetto. Se non fosse per un particolare: i principi azzurri non esistono.

E gli immobili di 7 vani con terrazza in zona giardini Margherita, nemmeno.

O forse quelli sì?