Trovare casa a Bologna e gestire due ristoranti contemporaneamente si può fare

Trovare casa a Bologna e gestire due ristoranti contemporaneamente si può fare


Se non sei nuovo su questo blog sai che mi occupo di property finding a Bologna. Detta in modo più comprensibile per i nuovi lettori, sono un agente immobiliare che si occupa solo di trovare sul mercato di Bologna immobili per chi li vuole comprare. Non ho neanche un immobile in vendita, DESIDERATAdomus non li gestisce ma, se devi trovare casa a Bologna, può aiutarti.

Siamo cacciatori di case.

Ho spesso descritto le caratteristiche del nostro “Cliente tipo” e, una di queste, è il fatto di non avere tempo per poter effettuare la ricerca da solo come fa la maggior parte di quelli, magari anche tu, che sono alla ricerca di una nuova casa.

Ti sembra impossibile?

E’ assurdo che una persona non riesca, impegnandosi, a ritagliare del tempo per una cosa così importante?

Non è così, almeno non per tutti e te lo dimostro raccontandoti un caso per il quale sto lavorando proprio in questi giorni. Leggi fino in fondo e poi, forse, cambierai idea.

Luca e Sonia, due settimane fa, hanno ricevuto all’improvviso una proposta assolutamente inattesa.

Forse scherzando, il loro vicino di casa, gli ha chiesto se fossero interessati a vendere il loro appartamento, quello in cui loro e il figlio Giulio di 4 anni vivono. Dire che sono rimasti spiazzati è riduttivo quindi, lì per lì, hanno cortesemente risposto di no ma, il vicino, ha insistito e gli ha fatto concretamente una proposta con vicino un bell’assegno come caparra. A ‘sto punto che faresti tu?

Come minimo ci ragioni seriamente.

Luca e Sonia hanno poco più di trent’anni, un figlio ancora piccolo e un futuro davanti. Stanno pensando anche a dare un fratellino a Giulio quindi, tra qualche anno, forse, una casa “diversa” rispetto a quella in cui vivono ora, servirà per davvero.

L’offerta del vicino è, economicamente, molto interessante: ha offerto la stessa cifra che loro l’hanno pagata sei anni fa ma…

Ci risiamo con i “ma”!

Vuole chiudere l’affare rapidamente, praticamente subito.

Luca e Sonia, come farebbe chiunque, per due giorni non dormono. Pensano, pensano, pensano e, alla fine, decidono: il vicino può avere la loro casa, rapidamente, solo se mette sul piatto altri diecimila euro. Prendere o lasciare.

E il vicino non solo prende ma detta anche i tempi: preliminare il 21 dicembre e rogito entro gennaio 2018.

Luca e Sonia hanno accettato la proposta (e la caparra) per la loro casa e, tra meno di 60 giorni, dovranno averne una nuova.

Trovare casa a Bologna in 60 giorni! (sembra il titolo di un film)

Non dormono per altri due giorni poi, tramite una ricerca su Google, leggono un articolo proprio di questo blog e mi chiamano per un incontro.

Ci conosciamo il 28 novembre e mi raccontano tutto.

Hanno i piedi ben saldi a terra e sono consapevoli che, al massimo, il 31 gennaio prossimo dovranno dormire sotto un altro tetto. La soluzione ottimale, ovviamente, sarebbe quella di poter traslocare direttamente in una casa nuova di proprietà ma è molto difficile riuscirci. Anzi, per loro, da soli, è impossibile e ne sono consapevoli, per questo mi hanno cercato.

E sì, perché Luca e Sonia lavorano. Gestiscono due ristoranti e, anche se hanno dei collaboratori capaci e fidati, non possono togliere tempo alle loro attività: dicembre è un mese troppo importante. Pranzi e cene aziendali già programmate, il menù di Natale, il cenone di Capodanno oltre alla clientela abituale, i dipendenti, i fornitori…

Sarebbe da pazzi trascurare tutto questo.

La decisione che hanno preso è semplice e lucida: hanno bisogno di qualcuno che cerchi per loro e li aiuti a comprimere i tempi il più possibile. L’obiettivo è chiaro ma, se non si riuscisse a centrarlo, sono disposti anche a vivere in affitto ma non più di due mesi, cioè fino alla fine di marzo. Se ci pensi bene è sempre poco tempo.

Sto scrivendo questo post il 3 dicembre e sono passati pochissimi giorni dal nostro primo incontro. Ci siamo incontrati venerdì pomeriggio e lo rifaremo domani loro giorno di riposo. Dovranno spiegarmi per filo e per segno tutte le loro esigenze e i loro bisogni abitativi: il budget, la zona (importantissima), le dimensioni, tutto.

Li conosco da pochissimo ma le idee le hanno molto chiare. La cosa che hanno capito subito al primo incontro è stata fondamentale, sia per loro che per me.

Il servizio che offre DESIDERATAdomus è diverso rispetto a quello che viene proposto da tutte le agenzie immobiliari.

Lavoro, e vengo pagato, solo da chi compra e solo se trovo quello che cerca.

La mia provvigione è più alta rispetto al mercato perché diverso è il servizio ed è proprio questo che Luca e Sonia hanno compreso e accettato serenamente. E’ quello che vogliono.

Quello che spenderanno in più per la mia parcella sarà ampiamente compensato dal fatto che la loro attività imprenditoriale (ti ricordo che gestiscono due ristoranti), non ne risentirà a livello di fatturato perché loro continueranno a dedicargli il 100% del loro tempo. L’altra cosa che hanno compreso è che io farò in modo di trovare quello di cui loro hanno effettivamente bisogno alle migliori condizioni economiche possibili, senza rogne o sorprese.

Non devo accontentare il venditore perché non è un mio cliente.

Io lavoro solo per Luca e Sonia.

Probabilmente, tu che stai leggendo non ti trovi nella loro stessa situazione perché non hai dei tempi così stretti ma…

Ancora con i “ma”!

E sì perché forse anche tu hai un lavoro che risentirebbe di una tua “distrazione”. Forse hai un partner e, magari, anche lui ha un’attività che merita il 100% della sua attenzione. Poi magari avete anche un figlio, forse due e anche loro hanno bisogno di attenzione e di affetto. In più c’è il resto dei familiari, i genitori, i fratelli, gli amici, la palestra…

Insomma, mettici dentro tutto quello che ti viene in mente, alla fine a cosa sei disposto a rinunciare?

A quale prezzo? Con quali rischi?

Sia chiaro c’è chi lo fa anzi, lo fanno quasi tutti.

Sappi però che a Bologna esiste anche un’altra strada. Se vuoi la percorriamo insieme anzi, mi aiuti a tracciarla e sarò io a pedalare mentre tu…continui a vivere.

Vuoi provare questa sensazione? Devi fare solo una cosa, chiamarmi.


P.S.: ti terrò aggiornato sulla vicenda di Luca e Sonia su questo blog, comunque vada a finire.