Le agenzie immobiliari e il marketing inesistente, a Bologna e non solo

Le agenzie immobiliari e il marketing inesistente, a Bologna e non solo


Nell’immaginario collettivo, cosa fanno di mestiere le agenzie immobiliari?

Vendono e affittano immobili (di proprietà altrui).

E’ giusto? Questo è quello che arriva a te.

Stiamo parlando di comunicazione e su questo noi agenzie siamo spesso carenti.

Non tentiamo di distinguerci, di specializzarci, soprattutto spesso l’inghippo è che non lo comunichiamo bene, se tu non lo percepisci.

Spesso molte agenzie immobiliari non hanno nemmeno un sito internet.

E, per quelli che lo hanno ti accorgerai che, ben più della metà di noi, non prevede il tasto CHI SIAMO (fondamentale ma non indispensabile) oppure quello dei CONTATTI (assolutamente necessario).

Il nostro marketing insomma è incentrato solo sul prodotto, sugli immobili e lo facciamo pure malissimo.

Al massimo un volantino (sempre con gli immobili) che ti ritrovi ad intasare la buchetta delle lettere, se hai la sfiga di abitare abbastanza vicino al nostro ufficio, imbucato insieme a quello del supermercato e della pizzeria a domicilio.

I più fantasiosi, non di rado, se compri un immobile con noi ti regalano l’APE (non l’aperitivo ma l’attestato di prestazione energetica), il trasloco e talvolta anche un viaggetto.

Se invece l’immobile lo devi vendere, hai la provvigione scontata o, spesso, azzerata.

Non male è?

Poi facciamo anche telemarketing: WOW!

Siamo quelli che ti chiamano al telefono, di solito mentre stai mangiando, per chiederti se qualcuno nel tuo palazzo stia vendendo un appartamento.

E più o meno la stessa cosa la facciamo anche con i citofoni, sai di cosa parlo vero?

Sì, siamo percepiti come dei veri rompicoglioni.

Nelle primissime posizioni, tra il lavavetri al semaforo e il venditore di rose al ristorante con una differenza fondamentale: loro fanno marketing molto ma molto meglio.

Sarà forse un caso che, molti dei giovani che si approcciano a questo lavoro, lo vivono come un intermezzo, come una fase di passaggio intanto che si cerca un lavoro “serio”.

Che ne pensi, si può fare di meglio?

Poi però ci lamentiamo del fatto che dal nostro mercato non veniamo ritenuti professionisti.

Vediamo un po’, secondo te esiste un’altra categoria professionale che fa telefonate a “freddo” per cercare di trovare clienti?

Sono esclusi dal “concorso”:

  • gli operatori telefonici,
  • i gestori di pay per view, luce e gas,
  • le aziende che purificano l’acqua,
  • quelle che vendono caffè in cialde,
  • quelle che vendono forex
  • e i giovanotti del Folletto.

Dico, te lo immagini uno studio di architettura che ti chiama al telefono verso le 20, mentre sei in mutande, per chiederti se sai mica di qualcuno che vorrebbe ristrutturare il proprio appartamento?

Oppure ti immagini un medico-ortopedico che ti citofona per chiederti se nel tuo condominio c’è qualcuno che ha problemi di deambulazione?

E cosa penseresti del notaio che dovesse farti trovare nella buchetta delle lettere il suo volantino con l’offerta del mese:

“questo mese abbiamo in promo le costituzioni delle SRL: due al prezzo di una!”

Suvvia non scherziamo.

C’è una sola maniera per essere considerati dei veri professionisti.

Ed è quella di comportarsi come tali.

Evitando di millantare competenze che non abbiamo.

Facendo focus sui nostri clienti, concentrandoci sulle loro esigenze e soprattutto sulle soluzioni ai loro problemi che siamo concretamente in grado di offrire.

Se vogliamo essere considerati professionisti dobbiamo smettere di comportarci come i peggiori dei commercianti.