Cerca la tua casa: vedrai sarà un po’ hard e un po’ soft

Cerca la tua casa: vedrai sarà un po’ hard e un po’ soft


Trovare casa è un’esperienza soggettiva e profonda.

Lo ammetto, a prima vista, questo post, potrebbe sembrare filosofico ma non è così.

E’ invece molto breve ed estremamente pratico, utile per te, che devi comprare casa.

Fidati, questa è l’intenzione (dammi fiducia!), mi auguro di riuscirci.

Cominciamo!

  • Gli immobili si misurano in metri.
  • Sono composti da vani.
  • Possiedono moltissime caratteristiche indubbiamente oggettive.
  • Possono godere di una ottima esposizione o trovarsi in ombra perennemente.
  • Silenziosi piuttosto che no.
  • Ristrutturati oppure no.
  • Ad un piano alto o a quello basso.
  • Con le camere grandi, invece che piccole.
  • Dotati di posti auto, garage, piuttosto che no.
  • ecc. ecc. ecc. ecc. ecc.

Molto bene.

Questi dati sono fondamentali da conoscere, vanno soppesati e rappresentano la carta d’identità di ogni unità immobiliare, diciamo che sono caratteristiche e parametri “hard”.

Ma è tutto?

Decisamente no.

Perché poi subentra il QUID soggettivo degli immobili.

E’ un’insieme di valutazioni ed esigenze che dipendono spesso, anzi sempre, dagli occhi di chi guarda, di chi cerca.

Cioè da te.

Un immobile perfettamente collegato ai servizi può essere un difetto piuttosto che un pregio. Lo so, è incredibile ma è così: mi è successo.

Incredibile a dirsi, ma un immobile potrebbe essere per assurdo troppo luminoso. Beh, che tu ci creda o no, è così per una persona fotoallergica.

E al contrario, un immobile particolarmente isolato e sperduto, può capitare che sia particolarmente desiderato magari da un insegnante di yoga o da un violinista.

Nel corso degli anni ho imparato a capire che la casa è sempre un riflesso della nostra anima, non solo del portafoglio.

Altrimenti non si spiegherebbe perché ho avuto incarichi di ricerca che dovevano evidenziare solo immobili contenuti in palazzi anni ’70, strano no?

Ed altri che, pur avendo un budget molto consistente (oltre il milione di euro), desideravano acquistare a Bologna in un quartiere popolare come la Bolognina.

Ora, se conosci Bologna, puoi immaginare che non è proprio semplicissimo.

Ho anche avuto clienti che volevano per forza un immobile ad un piano alto, dal quarto in poi, ma rigorosamente senza ascensore. Caratteristica, forse, comprensibile per una giovane coppia, meno per due ultra sessantenni come i signori che ho seguito.

Una volta, per un cliente affetto da acondroplasia (nanismo), ho dovuto trovare un sottotetto con altezze massime inferiori al metro e sessanta.

Un’altra volta, un’anziana e benestante signora, mi chiese di trovargli un immobile in centro storico a Bologna che fosse affacciato su una via trafficata e rumorosa. Aveva quasi 90 anni ed era sola, non aveva più nessuno, niente marito, niente figli, niente fratelli, niente sorelle.

Le sue alternative alla solitudine non erano Maria De Filippi e  Barbara D’Urso ma unicamente la confusione, il rumore e il traffico.

Mi ripeto, nella ricerca della casa, è tutto meravigliosamente soggettivo.

Ed è proprio lì che capisci e apprezzi la differenza tra prezzo e valore.

Tra dentro e fuori, tra testa e cuore, tra hard e soft.

Certo, non è sempre semplice trasferire ad altri questi parametri e, forse, è altrettanto difficile riuscire a percepirli attraverso un annuncio su un portale o sulla vetrina di un’agenzia immobiliare.

Occorre chiarezza dell’obiettivo nella propria testa, metodo e tenacia nella ricerca e un interlocutore, di solito l’agente immobiliare oppure direttamente il proprietario, che siano altrettanto trasparenti e professionali.

Non è facile, ma ci si riesce.

Quindi, per evitare inutili perdite di tempo per te che stai cercando la tua nuova casa a Bologna, prepara la tua bella lista.

Come si faceva una volta a scuola, dividi il foglio in due e, anziché segnare “buoni e cattivi”, scrivi tutte le caratteristiche che dovrà avere la tua casa.

Da una parte quelle evidenti, oggettive, dall’altra quelle più nascoste e pudiche.

Un mix obbligatorio (e anomalo) tra gli Iron Maiden e Cristina D’Avena o, se preferisci, tra Moana Pozzi e la signorina Silvani.

Hard e soft, insomma.