la CAPARRA dello zio Tom

La CAPARRA dello zio Tom

Zio Tommaso (per tutti Zio Tom) percorre il portico di via Santo Stefano, in direzione dello studio del notaio.

E mentre cammina pensieroso, continua a ripetersi:

“SPERIAMO BENE…”.

Sono quasi 2 mesi che Zio Tom non riesce a togliersi dalla testa questo mantra dello SPERIAMO BENE, ossia da quando ha dato quel maledetto assegno di caparra da 30 mila euro a quelli dell’agenzia immobiliare POMPO CASA, per l’acquisto di un immobile.

Devi sapere che zio Tom e la sua famiglia vivono da quasi 30 anni in un bellissimo appartamento di 150 mq. in centro a Bologna.  Luminoso e ristrutturato, con una grande zona giorno, 3 camere da letto, l’ascensore ed il posto auto sotto casa.

Bellissimo !!

Ma lo zio Tom desidera tantissimo un terrazzo e da oltre 2 anni si sta guardando attorno, alla ricerca dell’ATTICO PERFETTO.

Qualche settimana fa lo hanno chiamato i consulenti della nota Agenzia POMPO CASA, dicendogli che hanno preso in vendita l’appartamento giusto per lui, ma che deve sbrigarsi, altrimenti di sicuro lo perderà.

Negli ultimi 2 anni è già capitato almeno 20 volte che quelli di POMPO CASA chiamassero zio Tom presentandogli immancabilmente immobili che non hanno nulla a che fare con le sue esigenze.

Ma zio Tom non è certo un tipo che demorde, per cui fissa l’appuntamento e arrivato sul posto capisce che stavolta l’appartamento è davvero interessante.

Zio Tom non sta nella pelle, ha finalmente trovato ciò che cercava, la terrazza è molto bella ed il prezzo oltretutto è conveniente.

Ed è proprio per questo che il funzionario di POMPO CASA inizia a pressarlo dicendogli:

“Devi fare una proposta ENTRO OGGI, altrimenti lo vendo a qualcun altro!”

E’ così il giorno dopo:

  • senza far le visure di rito
  • senza far vedere l’immobile ad un tecnico di sua fiducia
  • senza analizzare alcuna documentazione condominiale, catastale ed urbanistica

zio Tom decide di cedere all’insistenza del funzionario della POMPO CASA, firmando una proposta d’acquisto e consegnando un assegno da 30 mila euro di caparra.

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Allo Zio Tom, nei giorni successivi qualche dubbio è venuto, ma ormai quel che è fatto è fatto.

Nel frattempo:

  1. la proposta d’acquisto è stata accettata
  2. l’assegno da 30 mila euro è stato incassato dal Venditore
  3. oggi, a distanza di 2 mesi, zio Tom ed il Venditore, sottoscriveranno il preliminare davanti al notaio 

Arrivato dal notaio, lo zio Tom scopre purtroppo che non v’è traccia del Venditore e tantomeno del funzionario POMPO CASA.

Il notaio lo informa del fatto che l’immobile che voleva acquistare è gravato da:

  • un’ipoteca legata ad un mutuo
  • un’ipoteca di Equitalia
  • altre 2 ipoteche giudiziarie

e che per farla breve le ipoteche pesano per circa IL TRIPLO DEL VALORE DELL’IMMOBILE.

Adesso lo zio Tom, non solo non ha acquistato l’immobile che tanto desiderava, ma deve impiantare una causa contro il Venditore per riavere indietro la sua caparra di 30.000 euro.

E tutto ciò semplicemente perché non sono state fatte le visure ipotecarie.

Con ottime probabilità lo zio Tom la vincerà la causa, ma difficilmente rivedrà i suoi soldi

Il venditore infatti è in una situazione di conclamato dissesto finanziario e l’unico bene di cui è proprietario è proprio l’appartamento di cui zio Tom si è innamorato.

Attenzione, sia chiaro, la caparra serve per consolidare il contratto, per dare forza agli impegni presi dalle parti, è più che giusto che vi sia.

Ma se per qualche motivo non vengono fatte le visure ipotecarie è davvero rischioso corrisponderla alla controparte.

Nelle compravendite immobiliari insomma, oltre ad una montagna di soldi, entrano in gioco elementi giuridici, fattori psicologici, conoscenze tecniche ed abilità sia commerciali che strategiche.

Quindi, tienilo a mente, semmai ti troverai in una situazione simile, chiedi sempre che vengano fatte le visure. E se proprio devi corrispondere la caparra, PRE-TEN-DI-LE.

Oppure alternativamente:

  • utilizza una LETTERA DI INTERESSE, al posto della proposta irrevocabile d’acquisto, evitando così l’istituzione di una caparra
  • schiva qualsiasi tipo di accordo scritto e rivolgiti al tuo notaio di fiducia, per una consulenza preventiva o direttamente per sottoscrivere il preliminare
  • concorda che la caparra venga sostituita da un deposito fiduciario

Meglio ancora, se devi acquistare a Bologna un immobile di particolare pregio, potresti rivolgerti a Bologna ad un Property Finder, ossia l’Agente Immobiliare che opera nell’interesse esclusivo del cliente Acquirente.

Ho sentito dire che a Bologna opera da una quindicina d’anni uno molto bravo, questo è il link al suo sito… 

chi-trova-casa-a-bologna-usa-emoticon-che-ridono