Il prestigio immobiliare è come un gigantesco tartufo

Il prestigio immobiliare è come un gigantesco tartufo


Qualche settimana fa avevo parlato dei motivi per i quali si compra una nuova casa (qui trovi il post). E dopo aver analizzato l’acquisto per “motivi affettivi” (qui) oggi desidero dedicare 3 minuti a quella che, probabilmente, è la motivazione psicologica più importante nonché più complessa da analizzare.

Quella che non manca mai, quando non è addirittura preponderante sulle altre.

Il PRESTIGIO immobiliare.

A chi mai potrebbe dispiacere avere una casa che:

  • affascina,
  • comunica positivamente,
  • genera consenso,
  • stupisce,
  • emoziona,
  • e magari crea anche invidia?

Non soltanto a chi la possiede ma anche chi la visita o semplicemente la osserva da fuori?

Rispondo io per te: A NESSUNO!

Sì, siamo tutti egocentrici e, sotto sotto, anche al più umile tra noi, fa letteralmente godere sentire “gli altri” esclamare “Wow!” e rimanere a bocca aperta.

Lo aveva già dimostrato Engel più di 150 anni fa, quando la differenza tra classi era più marcata rispetto ad oggi, non esisteva internet ma nemmeno il telefono, la radio e la tv.

Quando gli smartphone erano ancora custoditi nel DNA degli antenati di Steve Jobs.

Oggi il postulato dell’economista e statistico tedesco è ancora validissimo ed è una legge fondamentale dell’economia mondiale.

L’esempio pratico sotto gli occhi di tutti, più diffuso nei cinque continenti, dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno è proprio quello di iPhone.

A parte una minoranza che si “rifiuta” di dare soldi ad Apple, l’invenzione (a dire il vero tutte) di Steve Jobs (quanto ci manchi!) è percepita come status simbol.

“Ciò che si cerca negli oggetti di valore non è un godimento immediato: essi servono da tramite col prossimo; il loro prestigio deriva da quello di chi li valuta.” (Simone de Beauvoir)

Parliamoci chiaro, sborsare oltre mille euro per 100 grammi di tecnologia, non è alla portata di tutti ma, tra possedere un iPhone X e uno smartphone qualunque c’è parecchia differenza. Fa sentire diversi, migliori, più fighi, originali.

Proprio qui è, nel caso di tutti i brand creati Apple, il cuore del concetto: Jobs ha inventato nuove categorie di prodotti. Gli altri, nella migliore delle ipotesi, sono soltanto copie. Stop.

La similitudine si ripete in ogni settore.

E quindi esiste anche il prestigio immobiliare.

Ognuno, coi mezzi di cui dispone e talvolta anche oltre, cerca di arrivare all’immobile più bello, particolare, unico.

Siamo sinceri: a nessuno di noi piacerebbe vivere in una casa che non trasmetta emozioni, non solo a noi stessi ma anche (e soprattutto) agli altri.

Si dice che l’importante è essere ma spesso, anche l’apparire, non viene disdegnato.

Quasi mai.

E’ ciò perché, il prestigio è anche:

  • potere
  • appartenenza
  • riscatto
  • appagamento
  • rivincita
  • soddisfazione

Come farne a meno? Nella mia esperienza personale infatti il 90% delle ricerche di immobili che mi vengono commissionate su Bologna sono per attici o ville, strano no?

E guarda caso mi si chiede di cercarli sempre negli stessi 3 quartieri.

Un motivo ci sarà? Qual è?

E’ che anche i miei clienti cercano prestigio anche se difficilmente lo ammettono, perché quasi sempre non ne sono nemmeno consapevoli.

Anzi, ad ascoltarli, quasi tutti sembrano volermi dire che il prestigio proprio non gli interessa.

In realtà non è così.

Il prestigio è autorevolezza che diventa autorità.

Per avere prestigio serve autorità ma anche viceversa.

Bada bene: io non lavoro sempre e soltanto per ricconi sfondati ma, anche e soprattutto, per quella media borghesia che in parecchi sostengono si stia estinguendo.

A me sinceramente non risulta…ma non sono Engel, quindi quel che penso non è legge.

Ora, mentre è estremamente semplice trovare e comprare un iPhone o 200 grammi di tartufo bianco di Alba (in un’altra categoria ma sempre di prestigio si tratta), meno semplice è trovare e comprare un immobile prestigioso a Bologna.

Non uno a caso.

Proprio quello che soddisfa l’ego intimo e nascosto del compratore narcisista a sua insaputa.

Beh a questo punto si apre un bivio con 2 alternative:

  1. Sei un compratore immobiliare consapevole del fatto che desideri una casa prestigiosa. In questo caso sei avvantaggiato, hai le idee chiare e la difficoltà, sarà soprattutto trovarlo (che già è un’impresa).
  2. Sei un compratore immobiliare che non ha una percezione chiara del proprio desiderio di prestigio. In questo caso l’affare si complica e parecchio. Rischierai infatti di non riconoscere o persino di rifiutare la casa dei tuoi sogni quando ti ci troverai davanti.

Dopo quasi 3 lustri di property finding a Bologna posso testimoniarti con l’esperienza che indagare in profondità i tuoi desideri immobiliari (come anche le tue possibilità economiche) è la tua garanzia di vittoria sul mercato.

Smonta a pezzettini le tue ambizioni e poi comprendile.