il PLUMONAvirus annienta il settore immobiliare bolognese

Il PLUMONAvirus annienta il settore immobiliare bolognese

Il settore immobiliare a Bologna è contagiato da 20 anni, da un virus pandemico che colpisce la maggior parte dei nuovi interventi edilizi.

La mia non è un’ipotesi, ma una constatazione.

Hai presente il gran fermento che vedi quando a Bologna nasce un nuovo palazzo? Quel turbinio fatto di transenne, ruspe, impalcature e umarels?

Beh ecco, sappi che con ottime probabilità quello è un pericoloso focolaio di PLUMONAvirus.

Il PLUMONAvirus è una malattia degenerativa, un terribile stato alterativo funzionale, che colpisce le menti degli operatori del settore immobiliare inibendo in esse la voglia di eccellere.

Ma bensì costringendole a competere nel mare magnum della mediocrità.

Ed è così che:

  1. tutti (o quasi) gli imprenditori immobiliari bolognesi sviluppano interventi edilizi sempre votati alla spilorceria, privi di creatività e senza “sbuzzo”
  2. gli architetti bolognesi (salvo rare eccezioni), progettano al risparmio, privi di creatività e senza “sbuzzo”
  3. le agenzie immobiliari bolognesi (ad esclusione di alcune), promuovono senza virtù, prive di creatività e senza “sbuzzo”

LA FILIERA IMMOBILIARE VINCE IL PREMIO NOBEL DELLA TRISTEZZA.

Sai quanti interventi edilizi a Bologna sono davvero tecnologici, validi dal punto di vista architettonico e dotati di spazi abitativi con dimensioni sopra la media??

1 su 20 (e sfido chiunque a contraddirmi).

E devi sapere che ciò avviene a causa del PLUMONAvirus.

Il batterio del PLUMONAvirus isolato nei cantieri edili di Bologna colpisce:

  • COSTRUTTORI che realizzano immobili con finiture sciatte, degne di una caserma di fanteria degli anni ’80 ed assoldano mano d’opera a basso costo (in sostanza incapace)
  • AGENZIE IMMOBILIARI che fanno a gara a proporre sconti sulle provvigioni, invece che ad innalzare il livello del servizio (e del guadagno)
  • TECNICI (soprattutto Architetti) che non innovano, con la conseguenza che design e tecnologia sono i grandi assenti

Una vera strage.

E ciò avviene incredibilmente sotto i miei (ed i tuoi) occhi da 20 anni. Nonostante l’evoluzione della tecnologia e delle normative abbiano davvero rivoluzionato il prodotto immobiliare.

E pensare che semmai un giorno si deciderà di alzare l’asticella, se finalmente si punterà ad prodotto/servizio immobiliare di livello più alto, la conseguenza non potrà che essere anche l’innalzamento dei guadagni di tutta la filiera ( compresi Costruttori, Architetti e Agenti Immobiliari).

E ciò avverrà perché innalzando il livello del prodotto/servizio, sarà possibile sia concedere meno sconto al potenziale acquirente che aumentare la velocità delle vendite.

LA CONSTATAZIONE INVECE E’ CHE:

  1. le nuove costruzioni nascono già obsolete
  2. gli spazi abitativi sono microscopici
  3. l’architettura è appiattita, per nulla riguardosa della proverbiale creatività italiana

Abbiamo esagerato !!

Credendo che il Marketing fosse una serie di tecniche di convincimento marziane, attraverso le quali impacchettare e vendere (anche) prodotti scadenti e che il Compratore non ha richiesto.

Perché in fondo le case sempre più piccole, senza ripostigli, senza disimpegni, senza corridoi, con le camere da letto di 11 metri, con i pavimenti da 20 euro al metro, con i bagni ciechi, dotati di box doccia di plasticaccia e l’impiantistica anni ’90, MICA PENSEREMO CHE CE LI HANNO CHIESTI I COMPRATORI?

Il punto di partenza sono le menti delle persone che abitano la nostra città.

Intelligenza, sensibilità e creatività di imprenditori e professionisti che regolano il settore immobiliare di Bologna.

Se non sono belle quelle, crolla tutto.

Perché è la bellezza l’unico vaccino di questo terribile PLUMONAvirus.

La bellezza salverà il mondo?

Se lo chiedeva Dostoevskij ne L’Idiota.

Ma le case le progettano, costruiscono e vendono gli operatori della filiera ed ecco perché il mondo immobiliare lo possono salvare solo IMPRENDITORI, ARCHITETTI ed AGENTI IMMOBILIARI.

La bellezza non è un punto fermo e non sono certo io a definire cosa è bello e cosa no.

Figuriamoci.

Afrodite aveva le tette piccole, le cosce grosse ed i fianchi larghi.

Eppure era la dea della bellezza.

Non è una questione di gusti, non prendiamoci in giro.

La bellezza è un linguaggio universale.

Serve ispirazione.

Per cui vi prego:

  • Architetti bolognesi, pensate ad una Bologna migliore con case ricche di tecnologia e di concetti “green”
  • Imprenditori immobiliari, percorrete nuove strade, non puntate soltanto alla competizione sul prezzo, ma aumentate i vostri utili distinguendovi su quella della qualità
  • colleghi Agenti Immobiliari, siate portatori di ammodernamento, di servizi innovativi, di idee, di marketing etico, e non di intrattenimento

L’emergenza sanitaria (COVID-19) ha trasferito le nostre vite nelle case, le ha trasformate in un mondo che più di prima deve godere di un suo equilibrio. E vi sta invitando a fare i conti con uno degli elementi fondamentali della progettazione architettonica. E’ innanzitutto è un problema di spazi e di contesto. Di superfici che influiscono. Che condizionano le esistenze. E le indirizzano, più o meno consapevolmente.

E attenzione.

Non parlo (solo) dei palazzoni della Barca, del Pilastro e di qualche scorcio di periferia.

Perché interventi edilizi con appartamenti minuscoli, analogici e brutti LI TROVI OVUNQUE, ANCHE NEI QUARTIERI E NEI PALAZZI PRESTIGIOSI. 

E chi mai può INVERTIRE questo ripugnante mood se non il committente (l’imprenditore), l’artista (l’architetto) e le maestranze (gli agenti immobiliari)?

Rendiamoci tutti i protagonisti di un nuovo Rinascimento Immobiliare bolognese.

Perché a Bologna aldilà degli slogan, solo 1 intervento edilizio ogni 20 è davvero dotato di spazi abitativi generosi, innovativi e di architettura armoniosa.

E scovarlo è difficile perché devi:

  • investigare la credibilità di aziende e professionisti
  • analizzare il contesto di zona, i servizi, la viabilità ecc.
  • scandagliare gli affacci
  • indagare la contrattualistica
  • interrogare gli spazi abitativi, comprenderne la vivibilità
  • intuire la reale qualità delle finiture

Ed arrivarci prima degli altri….

Ti vorrebbero l’intuito, la competenza e l’esperienza di un poliziotto….

Un caro saluto dallo Sherlock Holmes dei mediatori bolognesi.

per trovare casa a Bologna bisogna indagare