Come non aver più paura di un acquisto immobiliare

Come non aver più paura di un acquisto immobiliare


Quello che mi è capitato negli ultimi giorni con un potenziale Cliente per DESIDERATAdomus, può sembrare solo un caso. Ripensandoci meglio invece è un comportamento abbastanza comune che si ritrova con frequenza in chi si mette alla ricerca di un nuovo immobile sia per viverci che per lavorare.

Chi cerca ha paura.

Sintetizzando in modo molto estremo, qualcuno direbbe “severo ma giusto”, è così.

Cercando di spiegartelo meglio, paura e basta è troppo generico. Si può dire che, chi cerca un immobile ha paura di trovarlo per davvero. Teme che arrivi il momento, prima o poi, che qualcosa che assomiglia o si avvicina molto a ciò di cui ha bisogno, si palesi concretamente.

E se succede che si fa?

Magari tu che stai leggendo non vedi l’ora di trovarti di fronte l’appartamento che hai in testa da mesi, forse da anni. Probabilmente trovi assurdo un comportamento del genere. Ti domandi, ma come, smuovi mari e monti per trovare la casa dei sogni poi, quando te la trovi davanti, te la fai sotto?

C’è qualcosa che non va direbbe Vasco.

In effetti, in situazioni così, qualche pezzo del puzzle manca.

Sia chiaro, tutti noi abbiamo delle paure, molti addirittura soffrono di vere e proprie fobie. Alcune le conosciamo, altre no. Ce ne rendiamo conto solo quando ci troviamo di fronte a qualcosa o qualcuno che ce le fa uscire fuori.

E, in questo caso è proprio così che è andata.

Sono sincero, molti dei miei potenziali Clienti, soffrono di questa paura ma, quando iniziamo a parlare al telefono, via mail o di persona succede una cosa bellissima.

Ti domanderai cosa. Penserai che gli faccio passare la paura.

Mi dispiace, sei fuori strada ma è normale, tu non hai paura.

Quello che succede, almeno per me, è bellissimo ti dicevo e ti spiego il perché.

In Italia, chi ha bisogno di acquistare un immobile segue un percorso abbastanza standard e forse è lo stesso che hai iniziato a seguire anche tu.

Nasce un’esigenza, un bisogno, una necessità e dopo un’analisi più o meno accurata e approfondita, si comincia a cercare, a telefonare, a visitare immobili. Dieci, venti, cinquanta, per un periodo che mediamente, almeno nelle grandi città (e Bologna ricade tra queste) è superiore ai nove mesi. Praticamente una gravidanza! 

Perdonami il paragone, però è così.

La differenza metaforica è che, alla fine dei nove mesi (giorno più giorno meno), il bambino che una mamma ha portato in grembo con amore infinito e fatica, alla fine, esce fuori. Piange ma nasce. E la mamma, paura o non paura, tira fuori gli attributi, si butta alle spalle il dolore e i mille timori e lo mette al mondo. Senza se e senza ma.

Il compratore di case no. Chi cerca un immobile, in questi nove mesi, che ti ricordo rappresentano una media, si trova almeno una volta a dover far nascere il suo bambino, cioè a iniziare una trattativa per un immobile ma…

C’è sempre un ma.

E sì, perché succede che nel momento decisivo, in quello che potrebbe definirsi un orgasmo immobiliare, il compratore anziché cacciare fuori le palle pratica il coitus interruptus. Lo so esagero ma vorrei farti sorridere anche se si tratta di una cosa seria.

Cosa succede nella testa del compratore?

Succede che si rende concretamente conto di non aver analizzato alla perfezione il proprio bisogno, le esigenze del suo nucleo familiare e le disponibilità finanziarie. E se ne accorge proprio sul più bello.

Non è una cosa piacevole ma, forse ti sorprende, per fortuna succede.

Sì, è un bene che accada.

E’ una fortuna che la paura lo blocchi dal fare un acquisto incauto che potrebbe cambiargli la vita ma in peggio. Molto peggio.

Acquistare una nuova casa, un ufficio, un negozio, un capannone è tanta roba e, fare un acquisto immobiliare sbagliato, per qualsiasi motivo, è da evitare assolutamente come, e più, della peste.

Ma torniamo alla cosa bellissima che accade, alcune volte (non pochissime) quando parlo con dei potenziali clienti compratori.

Prima di avere un contatto vero e proprio, di inviarci mail “pratiche”, invito i clienti ad informarsi su chi siamo, cosa facciamo e sul cosa è, cosa fa e, soprattutto, come lavora DESIDERATAdomus. Sul sito c’è moltissimo ma, evidentemente, non è tutto e non è sufficiente, almeno non per tutti. Quindi cosa succede?

Il potenziale compratore naviga nel sito, scarica le brochure, legge qualche articolo del blog, magari proprio come te, e mi dice “ok, inizia a cercare…se ti capita”.

E qui casca l’asino.

L’approccio di DESIDERATAdomus al mercato immobiliare è diverso. Chi ci affida l’incarico di ricerca deve essere pronto ad acquistare l’immobile che desidera e di cui ha fottutamente bisogno. E’ per questo che sono costretto a stressare di domande i miei clienti prima di sottoporgli l’incarico da firmare.

In questo modo, e solo così, i miei potenziali clienti si rendono conto che non siamo un’agenzia immobiliare come le altre.

Non siamo né migliori, né peggiori, siamo diversi.

Non possiamo permetterci di lavorare a tempo pieno per un cliente che, qualora si trovasse di fronte all’immobile giusto per tutte le sue esigenze scappa a gambe levate perché ha paura, perché si rende conto che non è quello che vuole o che può permettersi. Tutte queste paure sono costretto a farle uscire fuori prima di iniziare a lavorare per lui ed è un bene.

Per lui e per me.

Per me, perché riesco a lavorare solo per chi sa (anche grazie alle mie domande) perfettamente di cosa ha bisogno e non vede l’ora che io lo trovi.

Ma soprattutto per lui. Perché così evita di iniziare a cercare, anche da solo come fa la stragrande maggioranza, prima di aver analizzato nei minimi dettagli tutti i suoi bisogni. Si risparmia tante sofferenze in quei nove mesi di ricerca solitaria e, quando arriverà davanti alla casa sognata (stavolta tatuata nel cervello), non scapperà e quantomeno proverà a farla diventare sua.

Ma succede un’altra cosa bellissima con DESIDERATAdomus.

L’altra cosa bellissima che accade è che, il potenziale cliente compratore si rende conto che io e il team di DESIDERATAdomus lavoreremo per lui e raggiungeremo l’obiettivo in soli tre mesi al massimo. Questo lo stordisce positivamente. Capisce che la fatica scompare e che il tempo da aspettare è meno di 1/3 rispetto a chi si imbarca a cercare seguendo il canale tradizionale.

Se tu compratore riesci a comprendere appieno tutto questo sai che la strada che ti separa dal tuo acquisto immobiliare, dalla tua nuova casa, è ben definita, larga, senza curve, senza ostacoli e, soprattutto con al fianco 7/7, una squadra di persone che farà di tutto per trovare in 90 giorni quello che tu desideri per davvero.


P.S. Se pensi di essere pronto per un’esperienza di questo tipo e ti sei informato sufficientemente su di me non devi fare altro che chiamarmi. Se invece ritieni di non essere ancora pronto al grande passo mi permetto di darti un paio di consigli gratuiti e, mi auguro, soprattutto utili.

A presto