Cercare casa in Via S. Stefano con garanzia di NON trovarla

Cercare casa in Via S. Stefano con garanzia di NON trovarla

Spesso, all’interno del nostro Blog, abbiamo parlato – anche con toni critici, bisogna ammetterlo – del ruolo svolto dalla categoria degli agenti immobiliari di Bologna, avente indubbi pregi ma altrettanto indubbi difetti.

Oggi, al contrario però, vogliamo discutere della categoria che normalmente si pone dirimpetto agli agenti: i clienti, e più precisamente i potenziali clienti/acquirenti. E nello specifico di una delle tipologie meno ambite (eufemismo) dagli agenti stessi, ovvero i cosiddetti “turisti immobiliari“.

Ossia, nello specifico, di coloro che da tempo immemore cercano insistemente un immobile di pregio, ad esempio nel triangolo tra Via Castiglione, Via S. Stefano e Via Orfeo a Bologna.

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Ma quali sono le caratteristiche precipue di questo particolare essere umano? Vediamo.

Volendone dare una descrizione “storica”, il turista immobiliare esiste più o meno da quando esistono le agenzie. Egli è colui che cerca casa senza mai trovarla, che è capace di visitarne decine e decine senza però mai arrivare all’obiettivo finale, ovvero quello di acquistarne una. Su di lui, peraltro, si abbattono le maledizioni degli Dei della proprietà e dei sacerdoti della mediazione.

È una figura mitologica, per metà uomo e per metà bradipo con evidenti problematiche di insicurezza e cialtroneria.

Il turista immobiliare si rende riconoscibile nelle stagioni di caccia per via di un giornalino immobiliare sotto il braccio, non importa di quale mese o quale agenzia. Lui deve soltanto assicurarsi che ieri notte non sia stata pubblicizzata la casa che cerca da anni. Inoltre, sia sullo smartphone che sul PC ha salvato una lista di siti preferiti impostata sui principali portali immobiliari, che verifica in media una volta all’ora. Appuntata al petto ha poi la spilletta del CAF sotto casa, che gli permette di usufruire dello sconto visura fino al 75% valido dalla centesima in poi.

Il turista immobiliare ha i capelli bianchi – a volte è completamente calvo – nonostante abbia ancora un’età compresa tra i 35 e i 45 anni.

Certo, è pur vero che in alcuni casi gli agenti immobiliari tradizionali (che detestano questa strana figura) rappresentano essi stessi la causa diretta della sua diffusione capillare sul territorio. 

Infatti capita regolarmente che si fissi un appuntamento senza nemmeno capire o chiedere cosa il cliente stia cercando, e spesso gli immobili proposti non corrispondono proprio a ciò che cerca.

Col risultato che la sua diffusione è ormai irradiata su tutto il territorio nazionale, dalle Alpi a Pantelleria.

Naturalmente, il turista è ben presente anche a Bologna e diffuso a maggior ragione anche nel triangolo tra Via Castiglione, Via S. Stefano e Via Orfeo, dove da tempo vorrebbe acquistare un immobile di pregio.

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O almeno questa era la sua intenzione, anni fa.

Oggi, dopo anni e anni e anni di ricerca, si è trasformata in una passione. Anzi, in una vera e propria droga.

Di fatto, non riesce più a farne a meno.

Un po’ come un inglese che non può rinunciare al té delle 5 di pomeriggio. O come Dorian Gray, celebre personaggio creato da Oscar Wilde, ossessionato dal mito dell’eterna giovinezza.

Un’esagerazione? Per nulla. E ve lo dimostro con un fatto realmente accadutomi un po’ di tempo fa.

Ero a prendere un caffè proprio in Via S. Stefano, al Caffè delle Sette Chiese. Seduta al tavolo di fianco vi era una coppia che discuteva animatamente e, pur non volendo, ho assistito all’alterco.


Lui a lei: Ma perché continui a guardare annunci di case che non possiamo permetterci? Sai benissimo che il nostro budget non supera gli 800 mila euro.

E lei, per tutta risposta: Basta, mi sono stancata! Io  voglio vedere anche le case che non posso permettermi. E tu non puoi togliermi il diritto di sognare!


Già, come darle torto? Non si può certo impedire a qualcuno di sognare, ci mancherebbe.

O come avrebbe detto il maestro Federico Fellini, non si interrompe un’emozione.

Giusto, caro turista?