Casa(traz), la prigione mentale del compratore bolognese

Casa(traz), la prigione mentale del compratore bolognese


Il 18 agosto 2019, il commercialista bolognese Franco Morelli, dopo 3 anni che cerca inutilmente una nuova casa da comprare in centro a Bologna, comprende di essere finito in prigione.

È rinchiuso a CASA(traz).

Il penitenziario dei Compratori di immobili felsinei.

CASA(traz) è inespugnabile, da lì non si fugge, su ognuno dei 4 lati c’è filo spinato, corrente elettrica, telecamere, raggi infrarossi, allarmi e le guardie con i cani.

E poi la scogliera a picco sull’Oceano con le sue correnti fredde.

Impossibile evadere, proprio come nel quasi omonimo penitenziario di Alcatraz nella baia di San Francisco.

La differenza sostanziale è che CASA(traz) è “solo” un penitenziario mentale, psicologico.

Casa(traz), la prigione mentale del compratore bolognese

Una specie di ruota del criceto.

Franco in questa strana prigione viene molestato, bullizzato e seviziato da vari agenti immobiliari che gli fanno promesse e gli dicono continuamente che lo aiuteranno.

E Franco all’inizio ci crede.

In fondo per la sua nuova casa è disposto a spendere più di un milione di euro e ci sta che costoro lo tengano in considerazione, anche troppo.

Con il passare del tempo, Franco si abitua a sopravvivere sull’isola di CASA(traz).

Stabilisce un rapporto pseudo-amichevole con diverse delle agenzie immobiliari che lo sorvegliano, tra cui:

  • la Turbocasa
  • la Prestige De Luxe 
  • e soprattutto Filomena la Piadinara

Quelli di Turbocasa sono davvero strani. Da 3 anni lo chiamano una volta a settimana, sempre alle 20,30 mentre è a cena con la sua famiglia, per sapere se sta ancora cercando casa. Ma non gli hanno mai fatto vedere un solo immobile.

Quelli della Prestige De Luxe invece Franco li conosce soltanto da 6 mesi, loro trattano solo immobili molto costosi. Da quando hanno il suo numero di telefono ogni santo giorno gli propongono un immobile diverso, anche se non c’entra nulla con quello che sta cercando.

Con Filomena, la storia è diversa. La incontra sempre verso le 19 quando passa a piedi davanti ai localini di via Clavature per tornare a casa. Ogni volta Filomena prova a proporgli sempre lo stesso immobile, un attico in via Castiglione. Ha le dimensioni giuste, le 3 camere, una zona giorno enorme, un bel garage, l’ascensore e una terrazza da sogno che guarda i tetti di Bologna. Solo che non è in vendita, ma Zio bon in affitto. 

Filomena la Piadinara è una bella donna, coetanea di Franco, nota frequentatrice di aperitivi e famosa per il suo inseparabile e ineguagliabile tacco 12. 

Erano al Galvani nello stesso periodo, lei era nella sezione A, si conoscevano perché a ricreazione lei spacciava tranci di piadina della Coop al folle prezzo di mille lire..

Nella tetra e soffocante atmosfera di CASA(traz), Franco non ce la fa più e progetta l’evasione.

Casa(traz), la prigione mentale del compratore bolognese

Il piano è semplice quanto folle. 

Non cambierà più casa.

Rimarrà a vivere dov’è adesso, anche se è piccola. 

Invece di una camera in più per i figli prenderà i letti a castello. 

Al posto della terrazza abitabile che sognava farà dipingere un murales 3D sulla parete della sala da un writer di quelli bravi. 

Ed invece del divano angolare attaccherà delle amache al soffitto, così non rubano spazio a terra. 

Per tagliare i ponti con i carcerieri (gli agenti immobiliari) cambierà indirizzo di posta elettronica e numero di telefono. Se fosse necessario andrà all’ufficio anagrafe e cambierà anche nome e cognome. 

Si è anche informato, c’è un giovane chirurgo plastico in via Castiglione che per 5.000 euro gli cambia la faccia, così se incontra Filomena mentre va a pranzo può fischiettare e tirare dritto. 


Questo post è ispirato ad una storia vera e non è stato romanzato più di tanto: è tutto vero.

I nomi del protagonista e delle agenzie immobiliari sono di fantasia.

Quando la moglie di Franco ha visto le amache appese al soffitto ha chiesto il divorzio ed il giudice gli ha dato immediatamente ragione.

Oggi Franco ha da 6 mesi una relazione con Filomena e vivono insieme.

Indovina dove?

Esatto, in affitto nell’attico di Via Castiglione.

Forse doveva andare così, fatto sta che Franco è fuggito da CASA(traz) ma, probabilmente, è finito in un’altra prigione.

Di certo la sua vita, ora, è molto diversa da come la aveva sognata, così come la sua nuova casa.


P.S.: lo confesso, anche se probabilmente lo avevi intuito, adoro Clint Eastwood, i suoi film, i suoi personaggi.

P.P.S.: buon Ferragosto!