Ok il prezzo è giusto…anche se mancano sempre 10.000 euro per comprare casa

Ok il prezzo è giusto…anche se mancano sempre 10.000 euro per comprare casa


Se stai per comprare casa e non ti riesce perché manca una “manciata” di soldi…questo post è per te.

E se vuoi, può esserlo anche per te che, per lo stesso motivo, non riesci a venderla.

Quando parlo in maniera chiara di soldi su questo blog, spesso, riesco ad attirare la tua attenzione.

E’ normale, la componente economica è fondamentale in una trattativa immobiliare anzi di più: è un nervo scoperto.

L’ho già detto e scritto più volte, spesso chi vende sopravvaluta ciò che possiede mentre chi compra, per ovvi interessi opposti, tende a sminuirlo.

Quello che purtroppo capita, non raramente, è che le trattative abortiscono in malo modo…perché si ragiona di pancia, troppo.

Ogni bene/servizio ha il suo prezzo.

Un caffè, nel bar dove tutti i giorni vai a fare colazione, costa un euro. Senza trattativa, quello è il prezzo, il barista te lo chiede e tu glielo dai.

Se decidi di prenderlo a Piazza San Marco in mezzo ai piccioni, con l’orchestra d’archi che suona e il Canal Grande sullo sfondo…lo paghi dieci volte tanto. E anche qui, forse un po’ incazzato, quello ti viene chiesto e quello paghi, senza trattare. Se non ti sta bene, non lo prendi. Stop.

E’ ovvio comprare casa (o venderla), non è la stessa cosa.

Non esiste un listino esposto o un tariffario sulla Gazzetta Ufficiale che deve essere rispettato e per questo, che piaccia o no, spesso (sempre) si instaura una trattativa.

In questa trattativa non bisogna però perdere di vista gli obiettivi delle due parti e ricordati: tu magari in questo momento sei uno di loro. Forse entrambi.

Chi vende vuole (può e deve) liberarsi di qualcosa, acquistato anni prima, in un altro mercato, con un’idea di prezzo che troppo frequentemente non coincide col reale valore di mercato in quel momento.

Al contrario chi acquista vuole (può e deve) soddisfare un’esigenza, un bisogno nuovo. Conosce le caratteristiche di ciò che cerca ed ha un budget da investire ma, anche qui, con una tendenza ricorrente alla sottostima del bene altrui.

Ok! Diciamo che queste sono le posizioni di partenza.

Nel momento in cui un venditore incontra un potenziale acquirente interessato al suo immobile…inizia il duello. Sì, assomiglia ad un duello ma non di quelli western con Clint Eastwood (mi-ti-co). E’ più una prova di forza come quelle tra cervi maschi che si vedono nei documentari del National Geographic. C’è però una differenza. Tu non stai lottando per sopravvivere o per perpetuare la specie.

Tu che devi comprare casa ne hai trovata una che fa al caso tuo. Vorresti averla ma c’è una differenza di valutazione, ovvia, normale, eccessiva, non lo so.

Di fatto quella è la casa che desideri: cosa sei disposto a fare per averla?

E tu che stai vendendo hai trovato qualcuno seriamente  e concretamente interessato al tuo immobile.

Vuoi veramente venderlo?

Se le cose stanno così, e non è difficile accorgersene, è inutile picchiarsi come fabbri a suon di offerte e/o richieste indecenti perché così, nessuno dei due, otterrà nulla.

E’ altrettanto inutile, e beffardo, veder poi saltare tutto a causa di diecimila euro. Cazzarola, stai per perdere la casa dei tuoi sogni per 10.000 euro: sei pazzo o cosa?

E tu, non vendi la tua vecchia casa perché non riesci a smussare una differenza di diecimila euro? Anche tu non stai bene.

Sia chiaro, diecimila euro sono DIECIMILA EURO!

Non sono bruscolini ma prova ad inserirli in una trattativa da mezzo milione: se non la chiudi per diecimila euro vuol dire che ci sono altri problemi.

A tutto questo aggiungiamo che magari chi vende ci sta provando da quattro anni inutilmente e tu, che vuoi comprare casa (e potresti averla trovata) stai girando a vuoto come un cane che si morde la coda da più di due anni.

Il suggerimento che mi permetto di dare è…lasciate stare il testosterone!

Smettetela di scornarvi, calmatevi, sedetevi e ragionate.

Tu vuoi vendere?

E tu vuoi comprare?

La differenza economica è superabile portando alla fine un vantaggio ad entrambi?

Trovate un accordo.

Se non succede, chi vende, potrebbe dover aspettare altri tre anni prima di ricevere un’offerta che si avvicini a quella che ha rifiutato. E chi compra magari ci ripensa e dopo un mese torna coi soldi in bocca salvo poi scoprire che la casa è stata venduta con solo cinquemila euro in più, proprio quelli che non aveva voluto offrire lui.

Nello svolgimento dei miei incarichi di ricerca, rappresentando solo gli interessi di chi vuole comprare casa, ho condotto sempre direttamente le trattative.

Il mio cliente è il compratore, io curo solo i suoi interessi per raggiungere un obiettivo: la casa migliore al prezzo migliore.

Ho “aggredito” spesso le richieste economiche folli di alcuni venditori e l’ho fatto (e continuerò a farlo) perché le loro richieste erano fuori da ogni logica.

Ma, quando mi trovo di fronte all’immobile giusto ad un prezzo giusto, quello che consiglio al mio cliente è “offriamo al proprietario quanto chiede, anche qualcosa di più: altrimenti rischiamo di perderlo per sempre”.

E’ un mio dovere ed è la cosa giusta da fare.

Ad maiora!