Tu non sei Indiana Jones

Tu non sei Indiana Jones


Smetti di cercare casa a Bologna, falla trovare a Indiana Jones.

Anni fa (2011), avevo già da un po’ iniziato la trasformazione della vecchia agenzia immobiliare tradizionale in quella che oggi è DESIDERATAdomus.

Venne a trovarmi una coppia che stava cercando casa e gli spiegai quale era il servizio che offrivo.

Con un po’ di supponenza mi dissero che non erano interessati alla mia consulenza, che per loro costavo decisamente troppo e ci salutammo.

Non ci rimasi male

Non lo faccio neanche oggi (ogni tanto continua a succedere).

Per quanto io cerchi di comunicare con la maggiore chiarezza e trasparenza possibile, in questo blog, nel sito, nelle pagine social e a maggior ragione spiegando di persona con tutti quelli che potrebbero essere miei potenziali Clienti, cosa faccio e come lo faccio, c’è sempre chi continua a confondermi (a livello di servizio offerto) con le centinaia di agenzie immobiliari che a Bologna lavorano in modalità tradizionale.

Niente di grave, è fondamentalmente un mio problema che, ogni giorno, cerco di affrontare migliorando comunicazione e reputazione.

Sono un agente immobiliare ma ho sviluppato il servizio di property finding.

Sono specializzato nella ricerca su committenza con incarico esclusivo e lavoro solo per chi deve comprare un immobile a Bologna.

Ma torniamo a bomba.

Circa due anni fa, ricevo una telefonata, è una donna, sta cercando casa e le hanno parlato di me. Si è informata sul mio modus operandi, ha visitato il sito e mi chiede un appuntamento. Dopo un paio di giorni la incontro nel mio ufficio insieme al marito.

Angela e Mario sono due quarantenni, entrambi con un lavoro stabile e ben retribuito, alla ricerca di una nuova casa, visto che ormai da due anni, in quella di proprietà nella quale vivono attualmente, hanno problemi di spazio. Al primogenito Federico si è aggiunta la piccola Giada. In prospettiva necessitano di una camera da letto in più, di un bagno in più e di metri in più nella zona giorno.

Stanno cercando, da tre anni lunghissimi anni.

Conoscono praticamente tutte le agenzie immobiliari della città. Hanno visitato una quantità impressionante di immobili, da Mulino Parisio a San Donato, da Saragozza ad Andrea Costa. Piano terra, attico, ville a schiera, porzioni di case, con giardino, terrazzo, balcone, abbaini, bocche di lupo….di tutto di più.

In questi 3 anni anni hanno avuto tante pause, momenti di scoramento, litigi e delusioni.

Sono distrutti dalla fatica e dagli insuccessi, ma ultimamente sono  anche disperati, con l’acqua alla gola, perché?

Perché in tutto questo peregrinare, una cosa alla fine sono riusciti a farla e anche bene. Hanno appena venduto la casa in cui vivono e sempre da soli, senza rivolgersi ad un collega agente immobiliare.

Il problema è che tra 10 giorni andranno a preliminare, fra 4 mesi dal notaio per il rogito e dovranno abbandonare il loro appartamento.

Hanno 120 giorni di tempo per trovare la casa che stanno cercando (inutilmente) da 3 anni e andarci a vivere!

Da quando hanno accettato la proposta di acquisto non dormono più. L’ansia li divora, lo Xanax non fa più effetto, hanno completamente perso la lucidità.

Li capisco.

Ora, a differenza di quanto pensarono nell’incontro del 2011, hanno un disperato bisogno del mio servizio. Sono addirittura convinti che la mia parcella sia addirittura bassa rispetto alla promessa di valore.

Quando accetto un Cliente mi prendo dei rischi, è normale, ma devo avere dei punti fermi sui quali non transigo:

  1. il budget deve essere definito e disponibile;
  2. la casa che cerchi devi sapermela descrivere….e qui c’è da lavorare tanto tanto tanto, con Angela e Mario;
  3. l’immobile da individuare deve essere coerente col budget disponibile;
  4. devi dirmi dove vorresti la tua nuova casa; e anche qui, con Angela e Mario ci sarà da sudare;
  5. io vado a caccia dell’immobile dei tuoi sogni, solo se tu, a tua volta, interrompi le ricerche;
  6. se ti propongo un immobile è perché credo valga la pena analizzarlo insieme; chiaramente sei liberissimo di scartarlo, ma devi sapermi spiegare il perchè e convincermi, altrimenti io ti mollo.

 .Angela e Mario sono stati sfortunati, molto.

Tanti compratori, la maggioranza, la quasi totalità, si comportano come loro. Approcciano l’acquisto di un immobile con la stessa preparazione con cui si affronta l’acquisto di un paio di mutande in saldi.

Non sanno nulla di catasto, di urbanistica, non hanno verificato il budget d’acquisto, non hanno un piano finanziario, non hanno un piano operativo e conoscono i prezzi degli immobili quanto io conosco il mercato all’ingrosso della frutta esotica.

Inconsapevolmente quindi si improvvisano Indiana Jones e provano a trovare l’Arca o il Sacro Graal.

Da soli!

Dopo un po’ le cose diventano più chiare. Ci si rende conto del fatto che il gioiello che stai cercando potresti incontrarlo dopo un mese o mai. Potresti non vederlo perché è mimetizzato oppure potrebbe non esistere.

Incontrerai lungo il percorso decine di miei colleghi:

  • quelli che ti dedicheranno un po’ di tempo,
  • altri che ti mostreranno qualsiasi cosa nelle loro disponibilità,
  • altri che faranno qualche telefonata

ma nessuno, ribadisco, NESSUNO, che si farà carico del tuo problema a tempo pieno.

Nessuno tranne un property finder.

Quindi, a Bologna, nessuno tranne me!

L’incontro con Angela e Mario va per le lunghe. Devo capire se dedicarmi alla loro ricerca oppure no e il punto fondamentale è che loro, fino ad oggi, hanno vagato senza avere ben chiaro e scolpito in fronte cosa vogliono e dove. Vivono in Mazzini, lavorano entrambi in Saragozza, portano i figli nella scuola (asilo ed elementare) in Massarenti dove lavora la sorella di lei.

Li invito a ragionare (cosa che nessuno fino ad oggi ha fatto), e gli affido un compito.

Capire dove vogliono la loro nuova casa.

Dove cercare casa a Bologna.

Ci rivedremo fra tre giorni, da loro: devo capire e interpretare i loro concetti di spazio e devo farlo nel loro ambiente.

Quel giorno scopro che acquistarono la loro casa quando decisero di andare a vivere insieme, senza ricorrere a mutui quindi, solo ed esclusivamente, con la loro capacità finanziaria; soggiorno con cucina a vista, bagno, ripostiglio e due camere non proprio ampie, un balcone, posto auto condominiale e cantina ciclabile in un piccolo condominio dignitoso: ora non basta più.

Nella nuova casa, ci saranno tre camere, quella matrimoniale dovrà essere più vivibile, per i bambini camere separate con spazio per armadio e scrivania, due bagni veri, soggiorno ampio, cucina abitabile, ripostiglio, un bel balcone, posto auto e una cantina. Nelle vicinanze vorrebbero poter raggiungere a piedi la scuola per i bambini, magari un parco pubblico (sempre per Federico e Giada) ed una palestra per loro. Amano andare in bici e la utilizzerebbero volentieri per andare in ufficio. Alla cifra realizzata con la vendita sono in grado di aggiungere i loro risparmi ed, eventualmente, anche un piccolo mutuo.

Zona: definita (per la vostra curiosità tra via Andrea Costa e via Sabotino)

Tipologia: definita

Budget: definito e congruo

Si parte!

Faccio la mia promessa di valore e loro iniziano ad essere meno nervosi, le mascelle e le mani si rilassano, riscoprono il sorriso: ho accettato l’incarico perché ora sanno cosa vogliono per davvero. Mi ringraziano e mi spiegano, con tono da giustificazione, perché 2 anni prima avevano glissato: sorrido, ringrazio, saluto e mi metto al lavoro.

Ho rivisto per caso Angela e Mario la scorsa settimana in centro.

Era sabato pomeriggio, io avevo avuto un appuntamento e loro erano a fare una passeggiata con i bambini, ci siamo seduti in un bar a prendere un caffè e a fare quattro chiacchiere: i figli, il lavoro, la politica….e la casa. Sono contenti, gli spazi, la zona, il condominio, il quartiere, tutto bello ma hanno un cruccio.

Hanno buttato via tre anni di vita, consumato tutte le scorte di stress e ansia, senza una meta precisa. Se solo avessero avuto la capacità di analizzare nel dettaglio tutti i loro bisogni e le esigenze, sicuramente (dicono loro, probabilmente dico io), avrebbero trovato da soli la loro casa ma sicuramente (dicono loro e io confermo), non avrebbero avuto nessuno al loro fianco nella fase di trattativa che li avrebbe consigliati al meglio, cercando ogni possibile appiglio e difetto per mettere in equilibrio il prezzo, proteggendoli e tutelandoli da insidie burocratiche e amministrative.

Non è un servizio di intermediazione “classico”, è property finding.

E’ una roba diversa.

Tutta n’ata storia (cit. Pino Daniele)

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A Bologna c’è la possibilità di scegliere: puoi continuare a stressarti o iniziare a rilassarti, la tua casa la trova DESIDERATAdomus.

Si può trovare casa senza cercarla, almeno a Bologna. Chiamami

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