Mille bolle blu!

Mille bolle blu!


Mi capita spesso.

Quando poi si scopre che avevo ragione invece di essere contento mi incazzo.

Nel 2008 a Bologna un monolocale di 28 mq. calpestabili, salvo eccezioni, lo vendevi, prescindendo da zona (buona o meno), finiture (eccellenti o scadenti che fossero) e caratteristiche intrinseche (piano, esposizione, tipologia di stabile ecc.) tra i 150 e i 220 mila euro.

…salvo eccezioni.

Nel 2012 lo stesso identico monolocale lo vedi messo in vendita tra gli 80 e i 140 mila.

E salvo eccezioni….non lo vendi nemmanco.

Ho citato volutamente il monolocale che è la tipologia immobiliare dove maggiormente, sempre a Bologna, si è risentito del calo dei prezzi.

Sui trilocali e sui quadrilocali il mio personalissimo, ma documentato Osservatorio, dice che siamo tra un -20 ed un -30%.

E’ una specie di regola.

Chi ha comprato negli ultimi 5 anni, se rivende…va in tasca. [

Cioè prende meno di quanto ha speso.

Sono almeno 6 mesi che scrivo questi numeri.

Ho sull’argomento scommesse aperte (Stefano scegliamo il ristorante?), ho avuto confronti spesso accesi ma costruttivi con colleghi, amici ed emeriti sconosciuti e ricevuto anche qualche insulto.

Gente che negava il fatto che il mercato avesse GIA’ subito questo tipo di ribasso, come se i prezzi fossero stabili.

Forse anche in leggero rialzo.

La gente confonde l’ottimismo con l’ottusaggine.

Il sano spirito di ricerca del miglioramento che deve accompagnare gli esseri umani con una rischiosissima cecità multisensoriale.

La soluzione del problema con la negazione del problema.

L’autodifesa intellettuale con la menzogna.

Ma la cosa ancora più sconvolgente è stata per mesi e mesi non avere mai uno straccio di dato d’analisi che confermasse ciò che evidentemente stava accadendo ai prezzi degli immobili.

Gli osservatori immobiliari istituzionali, tutti i giornali e telegiornali d’Italia, i presidenti dei consigli d’amministrazione delle principali società immobiliari italiane (franchising in testa), insomma per capirci Istat, Nomisma, Mediaset, Rai, il sig. Gabetti, il sig. Tecnocasa e compagniabella hanno detto fino a ieri che i prezzi erano stabili.

Il più audace (sempre fino a ieri) diceva che dalle analisi i i prezzi risultavano stabili tranne una perdita dell’1,37% ma solo sul comparto residenziale delle case in provincia, “usate” e di metratura compresa tra 53 e 54 metri.

Una barzelletta!

Io ho pensato per un attimo di essere Truman Burbank (the Truman Show) ed ho cercato le telecamere.

Solo per un attimo però.

Poi vedendo che i commenti dall’estero erano ben diversi e poi che a ben guardare anche in rete si trovavano autorevoli (per me forse?) seppur inascoltate conferme ho appreso una nuova lezione di italico addomesticamento delle masse.

Sono dieci giorni che adesso invece si parla di bolla immobiliare.

Dovrei dire finalmente?

Non ce la faccio.

Anzi il mio proverbiale spirito polemico mi suggerisce qualche precisazione.

Primo.

“E’ scoppiata la bolla” significa riassumendo c’è stato un crollo repentino dei valori.

Tipo Grecia o Spagna e da noi la situazione, almeno per adesso, non è questa.

Noi siamo di fronte piuttosto ad un viscido ma graduale calo dei prezzi.

Lento ed inesorabile.

Non è un crollo.

Almeno per adesso.

Secondo.

Fino a ieri i prezzi non erano scesi ed oggi invece sono scesi.

Ma che caxxo vuol dire!

Sono almeno 3 anni che scendono!

Fino a ieri era solo il numero delle transazioni che era sceso e i prezzi erano stabili.

E oggi invece articoli di giornale, interviste, economisti, redazionali che si precipitano a dare la notizia del giorno.

Il mercato immobiliare è in calo.

Aaahhhh ora è in calo!

Ma vi rendete conto di come sia deviante leggere i giornali senza aggiungerci il proprio spirito critico?

Come possono diminuire le transazioni senza diminuire i prezzi?

Può un mercato qualunque durare per anni così senza che i prezzi ne risentano?

E perché allora vi vogliono convincere che i prezzi non scendono?

Non è complottismo il mio.

Terzo ed ultimo.

Non è complottismo il mio dicevo.

Anzi lo è il vostro.

Magari inconsapevole ma non innocente.

Anzi siccome è superficialità è doppiamente colpevole.

Se non la smettete di farvi distrarre da Ibra, dal pornazzo di Sara Tommasi, dalle cagate della Minetti, dal Trota e dall’ultimo servizio che parla del fatto che in questo periodo c’è il più alto consumo di gelato, del fatto che nonostante la crisi sono previsti il pienone in autostrada e nei ristoranti e che questa è l’estate più calda degli ultimi 177 anni, se non vi concentrate sul fatto che in ribasso del 30% oltre alle case ci sono stipendi, tredicesime, posti di lavoro, cultura, istruzione, sanità e valori morali,  NON scoprirete che di bolle che stanno per esplodere ce ne sono mille.

E che in una di quelle ci sarete voi e la vostra vita.

Altro che bolla immobiliare.