Dare provvigione, vedere cammello

Dare provvigione, vedere cammello


Non sempre chi compra un immobile lo fa per occuparlo personalmente, che ci debba vivere o  lavorare. Esiste chi lo fa per investire: compra, ristruttura e/o costruisce per rivendere o mettere a reddito.
Le difficoltà e le dinamiche che affronta questa tipologia di compratori non sono troppo diverse da quelle che incontri tu.

Come te, hanno in testa un progetto e vogliono realizzarlo.

L’unica differenza tra te e un investitore è che lui è più abituato a fare questo tipo di acquisti.
Mentre a te (e a me), forse, capita una volta o due nella vita di comprare una casa, l’investitore immobiliare lo fa di mestiere e si trova in questa situazione un po’ più spesso.
Sia chiaro, non è molto più bravo di te nella ricerca ma è più smaliziato nella trattativa.
Almeno dovrebbe.
Sicuramente sa quanto può spendere per comprare, quanto costerà costruire e/o ristrutturare e a quanto potrà rivendere o affittare il tutto.
In testa deve avere un bilancio ed un risultato.

L’investimento deve farlo guadagnare.

Ti dicevo che, in teoria, dovrebbe essere più bravo di te nella trattativa ma, nel caso di cui ti parlo oggi, non lo sarebbe stato….se non lo avessi forzato io.
Il mio cliente stavolta è quindi un investitore.
Non un investitore seriale o un trader da 4-5 operazioni all’anno ma neanche un debuttante.
Arriva a DESIDERATAdomus tramite una conoscenza comune e, pur essendo bolognese, anche se conosce bene la città, vuole approfondire e capire meglio come funziona il servizio di property finding.
Come direbbe Jerry Calà, non sono bello ma piaccio….e firma l’incarico di ricerca.
Mi ha scelto per tre motivi:
  • la fiducia che ha in me grazie alla nostra conoscenza comune;
  • il tempo che non dedicherà alla ricerca potrà occuparlo a completare la vendita di un precedente investimento;
  • vuole avere un agente immobiliare, un consulente, che lavora solo per lui.

Tanta roba!

E’ una situazione di partenza ottimale per me e, senza girarci troppo intorno, non è sempre così scontato.

Vuole trovare un immobile indipendente, cielo terra, da ristrutturare e mettere a reddito tra la Fiera, il Sant’Orsola e i Viali.

La ricerca parte e, te la faccio breve, con qualche difficoltà ma anche grande soddisfazione, trovo quello che cercava.

L’immobile è una vecchia e brutta villa degli anni ’70, frazionabile in 5/7 appartamenti, in pieno contesto residenziale, vicina al centro, ottima da mettere in locazione.

Può venire una bella cosa.

L’immobile al momento è disabitato, abbandonato, in via di decomposizione, praticamente un cesso.
Quando, dopo tutte le verifiche possibili e immaginabili, ci palesiamo interessati, il collega che gestisce la vendita, ci comunica di aver ricevuto, lo stesso giorno, altra proposta e ci invita a migliorarla.
Coincidenze? Non credo!
Il mio cliente, nel frattempo, ha già sviluppato un business plan di massima di tutta l’operazione.
Ha spazio per aumentare la proposta.

Glielo sconsiglio e c’è un motivo.

Semplice. Banale.
C’è da pagare di più ma non la proprietà, bensì l’agente immobiliare che cura la vendita.
Perché?
Semplicemente perché, i nostri competitors, hanno inserito al suo interno una provvigione “LIGHT” per il mio collega.
La soluzione è quindi “solo” riconoscere una provvigione migliore al consulente del venditore e correggere dettagli e tempistiche per formalizzare il tutto.
Risultato?

La nostra proposta ha vinto.

Morale: l’agente immobiliare è un tuo alleato….ma solo se lo paghi con la giusta provvigione.
Altrimenti diventa, molto facilmente, un po’ meno alleato.

Questo lo capisci vero?

Beh, anche se non ti piace, ti conviene sforzarti e capirlo.
Oppure rivolgiti ad un property finder e vedrai che te lo spiega meglio.