Cerchi una casa nuova a Bologna ma vivi e lavori a Milano o altrove? Ecco come fare

Cerchi una casa nuova a Bologna ma vivi e lavori a Milano o altrove? Ecco come fare


Se cerchi una casa nuova a Bologna, lontano da dove vivi ora, probabilmente, ti trovi ad affrontare una situazione ancora più difficile rispetto a chi deve solo spostarsi in un quartiere diverso. Sei fuori dalla tua zona di confort e, per questo, devi riuscire quanto prima a trovare un equilibrio e degli strumenti utili a superare degli ostacoli aggiuntivi.

Quella che desidero raccontarti oggi è la storia di Loris e Flavia.

Vivono e lavorano a Milano.

Lui dirigente di una casa farmaceutica che viene rilevata da un fondo giapponese. La nuova proprietà, in vena di “shopping” in Italia, compra anche un’azienda bolognese con 200 dipendenti e decide di metterne a capo proprio lui.

Si tratta di una grande opportunità di crescita professionale per Loris che comunque coinvolge tutto il suo nucleo familiare visto che, oltre a Flavia, ci sono anche Davide (23 anni) e Ylenia (14 anni).

Sei mesi fa Loris e Flavia hanno venduto la prima casa, quella di Milano, per cercarne una più grande, vogliono la terza camera da letto e desiderano un terrazzo.  Per il loro appartamento gli è stata fatta un’offerta al giusto prezzo e, dopo averci pensato qualche giorno, hanno deciso di accettare trasferendosi temporaneamente nel trilocale comprato per investimento un paio d’anni fa che in quel momento era libero da affittuari.  Loris e Flavia si confrontano, è deciso!! Si trasferiranno e compreranno a Bologna la loro nuova casa con tre camere da letto e terrazzo.

Flavia è un veterinario, ma prima ancora è una donna coraggiosa, non si tira indietro, ricomincerà a Bologna con un nuovo ambulatorio e dei nuovi clienti ma forse riuscirà anche seguirne anche qualcuno a Milano.

Anche Davide non ha problemi, studia all’università e vive già da solo: per andare a trovare i suoi anziché attraversare Milano in auto o con i mezzi pubblici…si farà un’ora di treno.

Ylenia invece è terrorizzata.

A 14 anni solo il pensiero di cambiare scuola e, soprattutto, perdere gli amici la fa stare male, anzi malissimo. L’adolescenza è così, si passa in breve tempo dall’entusiasmo alla disperazione ma Flavia e Loris riescono a farle capire che non si può fare diversamente. Gli amici non si perderanno, Bologna e Milano non sono così lontane e nella nuova scuola troverà nuove amicizie che la aiuteranno a superare presto questa crisi.

Loris riesce a tenere tutto sotto controllo. Inizia a gestire il passaggio delle consegne nella vecchia azienda e contemporaneamente, due volte alla settimana, sale sul Freccia Rossa per iniziare a conoscere la nuova realtà che dovrà dirigere. Siamo in primavera, Ylenia non può cambiare scuola adesso e, per questo, si dà come obiettivo di trasferirsi a settembre.

Iniziano a raccogliere informazioni sul mercato immobiliare bolognese, sulle scuole, sui servizi…tanta roba, troppa.

Gli impegni lavorativi, e familiari, di Loris e Flavia non possono subire rallentamenti o ritardi.

Anche la ricerca di una casa nuova a Bologna per la loro nuova vita deve andare avanti.

C’è una scadenza, un obiettivo da raggiungere e il tempo non si ferma.

Tramite un suo contatto di Linkedin, Loris legge un post di questo blog.

E’ passato un mese da quando ha deciso di accettare la nuova offerta di lavoro e non è riuscito a trovare il tempo di fare neanche una ricerca sommaria per una casa su un portale.   Zero di zero.

Per fortuna, mia e sua, durante un trasferimento in treno a Bologna, riesce invece a leggere qualche altro articolo del blog di DESIDERATAdomus, a raccogliere qualche informazione in più su di me e a farsi un’idea di ciò che offriamo. Loris è abituato a prendere decisioni così, prima di scendere dal treno, mi chiama e riesco ad incontrarlo in pausa pranzo. Mentre mangiamo un tramezzino mi racconta la sua storia e le difficoltà che sta incontrando e che non riesce a risolvere. Purtroppo a disposizione per il nostro incontro ha solo sessanta minuti e volano via veloci. Le informazioni che ho non mi sono sufficienti e, piccolo dettaglio, io ho bisogno di conoscere e parlare almeno anche con Flavia che, altro piccolo particolare, non sa ancora del mio incontro con Loris né della mia esistenza. Loris parlerà con Flavia la sera appena rientrerà a casa a Milano e ci vedremo entro una settimana qui a Bologna, probabilmente anche con Ylenia.

Il venerdì successivo Loris è a Bologna per lavoro.

Nel pomeriggio lo raggiungono Flavia e Ylenia: ne approfittano per farsi una bella passeggiata in centro. La mattina successiva li raggiungo in albergo, conosco le donne di Loris e iniziamo a parlare. Faccio domande, tante: ho la necessità di capire, conoscere, interpretare. A Loris avevo anche chiesto di avere una planimetria della casa di Milano. Flavia ha fatto di più, mi ha portato anche delle foto. Così, anche se non ci sono mai entrato, riesco a comprendere meglio i loro spazi, qualche abitudine, la luce, i gusti.

A Bologna, Loris lavorerà a Casalecchio mentre Flavia ha preso dei contatti con uno studio veterinario di Bologna in zona Reno. Verifichiamo altri servizi come le scuole per Flavia, una palestra per Ylenia, l’oratorio.

Zona individuata.

Preferiscono un appartamento, piano alto con ascensore, balcone, garage (oppure posto auto e cantina ciclabile), tre camere ampie di cui una matrimoniale, cucina abitabile, soggiorno, doppi servizi e ripostiglio. Se c’è anche un piccolo studio meglio. Il budget è congruo e importante, l’offerta disponibile ufficialmente sul mercato sembra ampia. Pranziamo insieme, la tensione che c’era all’inizio soprattutto in Ylenia si è sciolta, almeno in apparenza.

Sia Loris che Flavia hanno capito perfettamente come lavoro. Firmano l’incarico con serenità, li accompagno in stazione e inizio a cercare.

Ci scriviamo tutti i giorni o quasi, quando mi vengono dei dubbi, in 10 minuti, rispondono ai miei messaggi. Trovo un bell’attico ma i lavori di cui necessita mi fanno desistere poi, ne trovo un altro ma la richiesta è, non solo fuori budget ma anche fuori mercato. Giro avanti e indietro, cammino, contatto colleghi, chiedo ai commercianti della zona, ai portieri degli stabili e una mattina, mentre sono in un bar vicino allo stadio, ascolto una conversazione di due tizi vicino a me. Parlano di un altro tizio che si è trasferito e ha lasciato un appartamento che sembrerebbe interessante.

Ho capito qual è il palazzo, ci vado.

Non ha portierato ma, il fruttivendolo lì vicino, conosce il proprietario e mi dà indicazioni per rintracciarlo. Riesco a parlargli, gli spiego come e perché sono arrivato a lui e chiedo se è disponibile a farmi vedere l’appartamento: accetta subito e, dopo un’ora ci incontriamo. Saliamo, entriamo: è perfetto. Le camere ed il soggiorno si affacciano su un lungo terrazzo perimetrale, i bagni sono entrambi finestrati, la cucina è molto grande, c’è un piccolo studio, il garage e un giardino condominiale. La richiesta economica è però un po’ alta.

Faccio qualche foto e la mando a Flavia: sembra piacerle.

Molto bene!

Il giorno dopo Loris è a Bologna e riesco ad incastrare un incontro per fargli vedere l’appartamento insieme al proprietario con una promessa: non dobbiamo parlare di soldi.

Ritorno nell’appartamento e anche Loris mi conferma che ci sono tutte le caratteristiche di cui hanno bisogno. Da lì, in dieci minuti è in azienda, lo studio con cui inizierà a lavorare Flavia è raggiungibile a piedi in 5 minuti mentre il liceo per Ylenia è a due fermate di autobus, l’oratorio a 300 metri e la palestra per fare spinning…nel portone di fronte.

Salutiamo il proprietario e con Loris andiamo a prenderci un caffè per definire la strategia da adottare: proposta scritta con un’offerta in ribasso di quasi il 20% rispetto alla richiesta che il proprietario mi aveva fatto. Preparo il tutto, dopo tre giorni Loris è di nuovo a Bologna, firma la proposta, mi lascia un assegno con la caparra e corro ad incontrare il proprietario. Ci rimane un po’ male ma neanche tanto. Anche lui ha passato una vita a prendere decisioni, conosce Bologna, conosce il mercato immobiliare e sa bene che, il prezzo di partenza, difficilmente lo porterà a “liberarsi” dell’appartamento nel breve periodo. Non ha bisogno di monetizzare ma gli è capitato per le mani un investimento e, anche se ci rimette qualcosa, capisce che gli conviene.

Affare fatto!

Dieci giorni fa ho preso un caffè con Loris. Vive ormai da un anno a Bologna con la sua famiglia. I suoi proprietari giapponesi sembrano soddisfatti del suo lavoro, l’azienda va bene, ha trovato un bell’ambiente: è molto soddisfatto e sereno. Anche Flavia è contenta, lo studio con cui collabora è ben avviato e, rispetto al caos milanese a cui era abituata qui a Bologna riesce anche a trovare il tempo per dedicarsi ad altro.

Ylenia si sta abituando alla sua nuova vita da adolescente in trasferta, a scuola ha faticato un po’ per fare amicizia ma poi, come tutti i ragazzi, c’è riuscita. Gli amici a Milano però li sente sempre e, una volta al mese, li vede anche visto che Davide, il fratello maggiore, la ospita.

Loris e Flavia sono sereni, io sono contento.

La situazione di partenza per la famiglia di Loris aveva molti lati oscuri, forse troppi. Probabilmente con molti sacrifici, tantissimo tempo dedicato e una botta di culo, sarebbero riusciti comunque nell’impresa di trovare una casa nuova a Bologna ma con quanti rischi?

Se sei in una situazione simile a quella di Loris e Flavia e hai bisogno di aiuto perché cerchi una casa nuova a Bologna, qui trovi tutti i miei recapiti: chiamami e ne parliamo. Nel frattempo, se hai tempo e voglia, fatti un giro in questo blog: intanto potresti trovare qualche risposta ai dubbi che ti stanno venendo.

A presto e…Buon Natale